Una volta si fabbricavano i pavimenti parquet tradizionali massicci grezzo da finire in opera, ossia si posavano per poi essere calibrati e levigati e, infine, verniciati o oliati in superficie.
Negli ultimi trent’anni invece si è studiata la maniera per sfruttare al meglio il legno in origine, creando un PAVIMENTO cosiddetto PREFINITO grazie alla composizione di 2 o 3 STRATI pressati tra di loro e ottenere così un supporto sottostante di legno alternativo e un LEGNO NOBILE superiore di 3-4 mm. Facendo così si utilizza un legno massello solamente sulla parte calpestabile in superficie che viene già verniciata o oliata anzichè lasciarla grezza come si faceva in passato.
Ecco da cosa deriva la definizione di PAVIMENTO PREFINITO proprio dal fatto che l’elemento ligneo viene proposto già finito e solo da posare e pronto per camminarci sopra, evitando tutte le fasi di lavorazioni previste invece per il parquet grezzo.
Oltre a limitare l’uso di legno solo alla parte superiore del pavimento, un altro vantaggio derivante da questa tecnologia è la possibilità di fabbricare listoni con misure molto più grandi grazie alla maggiore stabilità ottenuta dalla stratificazione nello spessore.
Nascono le prime plance MAXI a incastro maschio e femmina posabili sia con incollaggio che anche con il sistema flottante su un materassino fonoassorbente che abbatte il rumore da calpestìo e da riverbero. Le SPAZZOLATURE e PIALLATURE sono ormai lavorazioni eseguite durante le fasi di trasformazione del pavimento e anche i costi finali risultano standardizzati e accessibili al mercato.